Kathodik Interviewed by Sergio Eletto June 2003
Sound artist, musicista, sperimentatore batterista. Libero viaggiatore e pensatore Jason Kahn parla di se, dei cambiamenti che lhanno trasportato dagli Stati Uniti verso il vecchio continente Berlino. Il fascino decadente di questa città va avanti allunisono con la congrega elettronica dei primi anni 90. Impro, techno sono stati preceduti dal rossore per leccitazione dei primi soli di Ed Blackwell al rullante e per le fresche ritmiche di Hal Blaine. La ricerca, sempre in evoluzione, si è limata nel duo con Toshimaru Nakamura, Repeat, mappa in continua evoluzione sulla ricerca di nuovi lidi sonori. Se si considera che nel primo full lenght i due adoperavano i propri strumenti in modo canonico (allepoca Nakamura teneva stretta nelle mani una sei corde) arrivando allultimo si ha limpressione di essere trasportati da una macchina del tempo dal cui finestrino scorrono parallelamente ritmi tribali, danze oscure, oggetti dallanima corposa, elettronica improvvisazione. Questo incontro vuole, inoltre, segnalare la difficile condizione di Kahn nel venire a esibirsi in Italia e lanciare un appello perché qualcuno si tinga di coraggio aprendo le porte a questa originale figura di musicista.
Jason Kahn: Spesi molti soldi allepoca per un tour su tutto il paese insieme a differenti bands. E non era molto carino sapere che nel caso la polizia ti fermava con la macchina trovandoti anche solo una macchiolina di marijuana poteva arrivare a confiscarti la vettura con tutto il materiale dentroquesto atteggiamento è conosciuto come Tolleranza Zero. Ero veramente felice di fuggire da quel ambiente repressivo. Un altro fattore che non ha avuto niente a che fare con la musica nel trasferirmi risale ad un lungo tour europeo nellautunno del 1989 dove sono stato a visitare alcuni amici a Berlino. Era, precisamente, il Novembre 1989. Sono rimasto impressionato dalle atmosfere sprigionate da questa cittàquel senso di giubilo e ottimismoe la prima volta che ho visto Berlino Est mi sono immediatamente spostato li. Ho realizzato presto, dopo essermi trasferito, che la città era composta da ricche e variegate comunità musicali (aro affascinato dalla musica improvvisata e dal germogliare della scena techno, a quel tempo ancora non commerciale, che capitava di ascoltare solo in piccoli clubs illegali). Io ho conosciuto la tua musica grazie al gruppo, in cui collabori insieme a Toshimaru Nakamura, i Repeat, potresti approfondire un discorso maggiormente dettagliato a riguardo di questo duo, che mi sembra non conosca pause, ormai sono diversi i dischi usciti ? Non cè molto da dire in proposito poiché sia io che Toshi non abbiamo molto da dire sulla musica che suoniamo. Siamo andati avanti quasi come amici e i nostri interessi musicali erano piuttosto simili. Abbiamo iniziato questo progetto quando Toshi suonava ancora la chitarra ed io ero seduto sulla mia batteria. Non era una cosa molto elettronica. Ma fin da questi primi incontri era chiaro che noi avessimo unottima affinità musicale sia luno verso laltro che verso la musica che componevamo. Cè da dire che non abbiamo mai parlato di ciò che avevamo intenzione di fare o di cosa avremmo dovuto suonare. E stato un propgetto molto naturale che ha fatto il suo corso in un modo molto semplice.
Jason Kahn: Luso dei metalli trovati (in contrapposizione ai metalli costruiti per scopi musicali convenzionali, come i piatti) è stato quindi un passo in avanti nella mia ricerca di queste fonti di suono impuro. Mi piace cercare un oggetto e poi prendere confidenza con esso; trovare i punti dove suona meglio; scoprire come tirar fuori il miglior suono da esso. Di sicuro questo lo si fa con ogni strumento musicale che si suona ma, con gli oggetti trovati, la sorpresa sembra essere sempre più soddisfacente per me. Vorrei anche menzionare alcune esperienze musicali che hanno aperto le mie orecchie alluso dei metalli grezzi. Mentre studiavo alluniversità di Los Angeles, California, qualche anno prima che cominciassi a suonare la batteria, ho avuto la possibilità di ascoltare in concerto una composizione per percussioni di John Cage. Quella fu la prima volta che vidi qualcuno suonare la batteria rotta e le lastre di metallo! Qualche tempo dopo, andai ad una serie di concerti di New Music al Cal Arts. Ionisation di Edgar Varese faceva parte del programma. Questopera introdusse nel contesto molta di quella musica che io stavo ascoltando nel mondo sperimentale del rock, persone come Zev, This Heat, Einsturzende Neubauten: una nuova e unica sensibilità si aprì per me .. Come nota finale, cito un musicista che fu una vera ispirazione per me, a proposito di metalli: il batterista tedesco Peter Hollinger. Egli era solito trovare oggetti metallici in un modo molto creativo. Portò anche un feeling rock nella musica free improvvisata.
Jason Kahn:
Jason Kahn: Per quanto mi riguarda, limprovvisazione mi coinvolge mettendomi in una situazione dove lotto per andare oltre il mio repertorio inconscio di esperienze collettive musicali, Questo è, di sicuro, una cosa quasi impossibile da realizzare; ma cerco di essere cosciente di questo aspetto che si nasconde dietro limprovvisazione e trovo che, nel suonare in diverse situazioni con diversi strumenti (percussioni, sintetizzatori analogici, computer), sono alla fine costretto a muovermi tra i gesti motori musicali (le percussioni) e i gesti meta-musicali del computer. Non improvviso soltanto. Io compongo anche musica e creo installazioni sonore. Limprovvisazione gioca un grande ruolo nella musica che io suono dal vivo, ma ho anche suonato in molte situazioni musicali non improvvisate. Non preferisco limprovvisazione nella composizione della musica. Ciò dipende dal suono finale: questo mi stimola? mi ispira?
Jason Kahn:
Jason Kahn: I miei idoli sono i batteristi wow, e anche molto. E forse non userei il termine idolo, quanto ispirazione. Io ho indovinato dapprima che prendessi confidenza con lo strumento, perché ero ancora troppo giovane, chi fosse un batterista fonte dispirazione per me...era Hal Blaine. Lui era un batterista di session, il quale aveva suonato in molti hit anni 60 del cosiddetto California Sound (The Beachboys, The Mamas and The Papas, Phil Spectors' "Wrecking Crew," The Byrds, The Carpenters...molti, molti altri ancora). Dico che è stato lui fonte ispirativa, perché amavo udire la musica come un bambino, specialmente dallo stereo della macchina che guidavo intorno Los Angeles con mia madre. Più tardi, quando ho cominciato a suonare, Ed Blackwell fu il primo musicista che fece nascere in me un pensiero profondo dello strumento, ma anche della musica in generale. Il suo approccio era melodico, leggero, anche se in movimentonon avevo mai sentito così tanta espressione fuoriuscire da una batteria sola. Anche Mo Tucker dei Velvet Underground mi ha fornito un lotto di nozioni per pensare. Il suo era un approccio che ha colpito per la semplicità, per la pronuncia ingenua che usavacon svariate idee poteva dirigere la trasformazione di una canzone. Ho, così, imparato molto del subtley e dell'economia dell'udire il suo suono.
Jason Kahn: Ci sono anche altre uscite pianificate per la Cut, ma non sono confermate al 100 per cento, quindi non posso dirti molto a riguardo. top |